Cagliari, Pisacane dopo il ko con la Dea: "Serve più ferocia. Palestra? Deve isolarsi..."

Al termine della partita contro l’Atalanta, valida per la 15ª giornata di Serie A 2025-2026, l’allenatore del Cagliari Fabio Pisacane ha offerto la sua analisi ai microfoni di DAZN. Il tecnico ha espresso soddisfazione per la crescita della squadra, pur sottolineando con rammarico alcune ingenuità difensive che sono costate caro contro una formazione in grande forma.

Analisi tattica: le due facce della partita

Pisacane ha descritto una partita dai due volti. Nel primo tempo, la squadra ha sofferto le transizioni offensive dell’Atalanta, in particolare la velocità di Lookman. “La marcatura era troppo allentata, potevano fare 4/5 gol,” ha ammesso il tecnico, spiegando come Zappa faticasse a contenere l’attaccante avversario. La svolta è arrivata nella ripresa, grazie a un accorgimento tattico che ha permesso di limitare i pericoli, con una sola sbavatura su un’iniziativa di Zalewski. In questo contesto, è emersa la prestazione di Palestra, che “nei duelli l’ha tenuto molto bene”. Per l’allenatore, la squadra sta dimostrando di progredire costantemente: “Stiamo crescendo e mettendo sempre un mattoncino in più”, ha dichiarato, ribadendo la sua richiesta ai giocatori di scendere in campo per “divertirsi e metterci ferocia”.

Gol subiti e il futuro di Palestra

Nonostante la buona organizzazione tattica, evidenziata da scambi di posizione efficaci come quello tra Folorunsho ed Esposito, il rammarico più grande per Pisacane riguarda le reti subite. “Abbiamo concesso e preso due gol a difesa schierata, bisogna che ci sia una ferocia diversa in marcatura. Siamo stati molli sul gol del 2-1 di Scamacca, sono distrazioni che non ti puoi permettere”, ha sottolineato il tecnico, dispiaciuto soprattutto perché la squadra era riuscita a costruire un “gol di pregevole fattura”.

Su Gaetano: “Può incidere sempre, anche quando non parte titolare”. Infine, una riflessione sul giovane Palestra. Pisacane ha consigliato al giocatore di “isolarsi” dalle voci esterne e di concentrarsi sul lavoro, analizzando gli errori per migliorare, citando Ciro Ferrara come modello da seguire. “Se lo farà avrà un grande futuro”, ha concluso l’allenatore, mostrando grande fiducia nelle potenzialità del difensore.