Stretta sulle pensioni anticipate dal 2032, aumenta il periodo di attesa dell'assegno

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E' arrivato l'emendamento del governo alla manovra con misure per 3,5 miliardi annunciato ieri dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. L'emendamento contiene diversi interventi, dalle Zes e Transizione per le imprese, all'adesione automatica alla previdenza complementare fino agli stanziamenti per il Ponte sullo stretto di Messina.

Viene introdotto anche un articolo con disposizioni in materia di rimodulazione del Pnrr.

Intanto l'esame della legge di bilancio in Aula del Senato "comincerà il 22 dicembre e andrà avanti il giorno dopo per l'approvazione". È quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo del Senato, come ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. 

Doppia stretta sulle pensioni dal 2032, per le finestre e il riscatto laurea

Arriva una nuova doppia stretta sulle pensioni anticipate, quelle che consentono di andare in pensione al momento con 42 anni e 10 mesi di contributi. Con l'emendamento presentato dal governo a partire dal 2032 aumenta la 'finestra mobile' che è necessario attendere prima di ricevere la pensione, che sale dai 3 mesi ora previsti, a 4 mesi nel 2032 e poi progressivamente a cinque mesi nell'anno successivo e a 6 mesi dal 2034. Una seconda norma, invece, restringe gli effetti per coloro che hanno riscattato la laurea breve, quella triennale. Di fatto i mesi riscattati varranno meno: un taglio di sei mesi il primo anno e poi, 12 mesi nel 2032, 18 mesi nel 2033, 24 mesi per chi matura i requisiti nel 2034 e 30 mesi per chi li matura nel 2035.

Superammortamento triennale, stop maggiorazione per il 'green'

L'iper e superammortamento previsto dalla manovra per le imprese che investono in beni strumentali diventa triennale. Lo prevede l'emendamento del governo alla manovra, proroga fino al "30 settembre 2028" (la manovra ora fissa il termine il 31 dicembre 2026, o al 30 giugno 2027) le agevolazioni riguardanti gli investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale in chiave Transizione 4.0 e 5.0 destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

L'emendamento elimina anche "la maggiorazione ulteriore del costo di acquisizione per gli investimenti 'green'" e condiziona "la spettanza dell'incentivo alla circostanza che gli investimenti abbiano ad oggetto beni 'Made in EU'". 

Dalle assicurazioni in arrivo 1,3 miliardi nel 2026 con un acconto dell'85%

Un contributo di 1,3 miliardi dalle assicurazioni con l'introduzione di un meccanismo di versamento, entro il 16 novembre di ogni anno, di un acconto pari all'85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l'anno precedente. Lo prevede l'emendamento del governo alla manovra. "L'acconto versato in un determinato anno puo' essere scomputato, a partire dal successivo mese di febbraio, dai versamenti da eseguire nell'annualita' successiva", si legge nell'emendamento. "Rispetto al vigente meccanismo di versamento, la previsione genera un maggior gettito positivo derivante dalla quota del predetto contributo di spettanza erariale di circa 1,3 miliardi di euro per il solo 2026, atteso che su tale anno si concentreranno i versamenti previsti a legislazione vigente, oltre all'acconto previsto dalla norma in esame", si spiega. Dal 2027, il nuovo meccanismo "andrebbe a regime senza generare un maggior gettito". 

780 milioni di risorse per il Ponte spostate sul 2033

L'emendamento del governo alla manovra interviene anche sugli stanziamenti relativi al Ponte sullo Stretto di Messina, allocando 780 milioni nel 2033. La modifica, attraverso una modifica tabellare allo stato di previsione del Mit, "rifinanzia, alla luce dell'aggiornamento dell'iter amministrativo e del non perfezionamento degli impegni relativi alle somme iscritte in bilancio nell'anno 2025 in conto residui rinvenienti dall'anno 2024, gli stanziamenti relativi al Ponte sullo stretto di Messina - si spiega nella Relazione tecnica - prevedendo un incremento delle risorse nell'anno 2033 tale da lasciare inalterato il valore complessivo delle somme autorizzate".

Per i neo-assunti da luglio silenzio-assenso sulla previdenza complementare

Adesione automatica alla previdenza complementare per i lavoratori dipendenti del settore privato di prima assunzione. E' quanto prevede l'ultimo emendamento depositato dal governo alla manovra. La misura scatta dal primo luglio 2026 ed esclude il lavoro domestico. Entro sessanta giorni dalla data di prima assunzione il lavoratore può scegliere di rinunciare - si legge nel testo - "conferire l'intero importo del Tfr maturando a un'altra forma di previdenza complementare dallo stesso liberamente prescelta" o "mantenere il Tfr secondo il regime" previsto per legge. Scelta che può essere in un secondo momento revocata.

Dal 2031 varrà meno il riscatto di laurea per la pensione anticipata

Dal 2031 varrà meno il riscatto della laurea breve per la pensione anticipata: secondo un emendamento presentato dal Governo alla legge di Bilancio dal 2031, "ai soli fini della maturazione del diritto al pensionamento anticipato" sulla base dei 42 anni e 10 mesi di contributi, oltre l'aumento dell'aspettativa di vita (un anno in meno per le donne) per il conseguimento di questi requisiti non concorreranno sei mesi tra quelli di anzianità contributiva riscattati per la laurea breve, ovvero i diplomi universitari previsti dalla legge 341/1990. Questo aumenterà a 12 mesi nel 20232, a 18 mesi nel 2033, a 24 mesi per chi matura i requisiti nel 2034 e a 30 mesi per chi li matura nel 2035.

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