Oncologia di precisione: biopsia liquida al Gemelli, test chiari e diagnosi veloce

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Innovazione

Inaugurata la piattaforma sviluppata in partnership con l’americana Guardant Health: d’ora in poi i campioni saranno analizzati in house

di Ernesto Diffidenti

11 dicembre 2025

Stop all’invio di campioni presso hub europei o oltreoceano, d’ora in poi i pazienti oncologici potranno fare il test innovativo di biopsia liquida direttamente al Policlinico Gemelli Irccs, con una riduzione significativa dei tempi di attesa per la diagnosi e per le conseguenti decisioni terapeutiche. Un risultato reso possibile grazie a un’infrastruttura di altissima specializzazione basata sulla tecnologia Guardant360, sviluppata in partnership con l’americana Guardant Health. Nel corso del 2026 la piattaforma sarà accessibile anche ad altri ospedali, Irccs e reti territoriali, attraverso un programma di service dedicato. Il Gemelli potrà quindi sostenere le reti sul territorio supportando i percorsi oncologici e individuando un modello organizzativo di riferimento nazionale.

Il progetto è frutto di investimenti e donazioni

“È un traguardo molto importante - sottolinea il direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, Daniele Piacentini - reso possibile grazie a una combinazione virtuosa di investimenti strategici, partnership industriali e donazioni filantropiche, come quelle raccolte nell’ultima Charity Dinner del Gemelli. Tutto ciò ci ha consentito l’acquisizione di nuove tecnologie e la formazione del personale a queste nuove expertise. Siamo davvero grati a tutti coloro che hanno scelto di sostenere un progetto ad alto impatto sociale, scientifico e clinico come FPG 360”.

“Questa collaborazione tra sanità pubblica e innovazione privata consente un accesso più ampio al profiling del cancro tramite analisi del sangue e alle informazioni genomiche - dichiara Helmy Eltoukhy, presidente e co-CEO di Guardant Health -. Portare la nostra tecnologia di biopsia liquida in uno dei principali centri oncologici europei rappresenta un ulteriore passo nella nostra missione di aiutare i clinici di tutto il mondo a creare piani di trattamento più personalizzati e migliorare gli esiti terapeutici”.

Il Gemelli si candida come hub per il Centro-Sud Europa

“Il Technology Transfer - spiega Antonio Gasbarrini, direttore scientifico dell’Irccs Gemelli e ordinario di Medicina interna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - consiste nell’acquisizione della capacità di svolgere procedure, normalmente effettuate in ambito industriale. In questo caso, il nostro laboratorio di genomica, diretto da Angelo Minucci, ha dovuto apprendere tutti i passaggi per realizzare un test di biopsia liquida di nuova generazione (ovvero l’analisi del Dna tumorale circolante o ctDna) esattamente come lo farebbe il laboratorio centrale industriale di Palo Alto di Guardant Health, l’azienda con la quale un anno fa abbiamo siglato un accordo”. Fino alla fine dell’anno il laboratorio processerà solo gli esami interni, mentre nel corso del 2026, sottolinea Gasparrini “ci apriremo anche a richieste provenienti da altri ospedali con la prospettiva ulteriore di diventare nell’arco dei prossimi anni un hub per tutto il Centro-Sud Europa, insieme a un laboratorio analogo al nostro, situato presso l’Ospedale Val d’Hebron/VHIO di Barcellona e al Royal Marsden Hospital di Londra, gli unici centri che hanno completato questo processo di acquisizione del Technology Transfer nella regione europea”.

Analisi precisa che evita il doppio test

“Quello di Guardant Health è uno dei test di biopsia liquida più precisi sul mercato e questo evita ad esempio il ‘doppio test’, cioè di doverlo ripetere per confermare i risultati – sottolinea Giampaolo Tortora, ordinario di Oncologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore del Comprehensive Cancer Center del Gemelli -. Farlo ‘in casa’ inoltre ci consente di accorciare i tempi diagnostici. Un dato non trascurabile perché quell’attesa ha un costo enorme, in termini di ansia del paziente, di opportunità terapeutiche e di progressione della malattia”.

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