Sono 2,4 milioni le famiglie
italiane che nel 2024 si trovavano in povertà energetica, pari
al 9,1% del totale. E' quanto emerge dall'aggiornamento dei dati
nazionali a cura di Oipe, Osservatorio Italiano Povertà
Energetica, in collaborazione con Banco dell'energia e
presentato a Milano. Secondo i dati elaborati da Oipe, il valore
rappresenta il massimo storico della serie, anche se risulta
"sostanzialmente stabile" rispetto all'anno precedente.
"Siamo da due anni al massimo degli ultimi 30 anni. Nel 2023,
infatti, la percentuale di famiglie in povertà energetica era
pari al 9%, la variazione è stata minima. Ma nel 2022 il valore
era pari al 7,7%. Se l'anno scorso l'incremento si giustificava
con l'esplosione dei prezzi energetici, quest'anno non è così",
ha commentato Luciano Lavecchia, economista Oipe. "Il fenomeno è
stabile, aumenta la quota delle famiglie che spendono tanto per
l'energia", ha aggiunto.
A livello regionale, la percentuale di famiglie in povertà
energetica oscilla tra il 5% del Lazio e il 18,1% della Puglia.
La Sardegna è la regione che registra l'incremento maggiore
(+2,8%) seguita dal Piemonte (+2,3%) e dall'Umbria (+1,6%). La
regione che registra la maggiore riduzione è invece la
Basilicata (-3,7%) seguita dalla Campania (-1,8%) e dalla
Calabria (-1,7%). Questi confronti "vanno considerati con
cautela date l'elevata variabilità dello stimatore quando
applicato a numerosità campionarie limitate", spiega Oipe.
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