La moda di Emily in Paris

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Sinonimo di editoria di lusso e lifestyle, la casa editrice parigina Assouline è entrata di prepotenza nella franchise Emily in Paris con un libro in 200 look che esplorano la moda della giovane ed elegantissima esperta di marketing americana trapiantata tra Parigi e Roma nella popolare serie di Netflix al via il 18 dicembre per la quinta stagione. Emily in Paris: The Fashion Guide è il titolo del volume curato e firmato da Marylin Fitoussi, la disegnatrice dei costumi dello show, per sua stessa ammissione presa di sorpresa dall'idea del libro dopo l'iniziale sdegno degli spettatori francesi per i cliché con cui avevano visto rappresentata la loro capitale soprattutto nelle prime puntate della serie.
 

    "E' stato un trofeo, finalmente", ha detto Fitoussi, nel team di Emily in Paris fin dalla prima stagione e da tre stagioni la costumista capo dopo l'uscita della leggendaria Patricia Field (tra i crediti di quest'ultima Sex And The City e Il Diavolo Veste Prada per cui è stata candidata agli Oscar). In oltre 200 pagine The Fashion Guide racconta l'evoluzione di Emily Cooper (Lily Collins) e della sua cerchia di amici, amanti e colleghi attraverso il guardaroba iconico creato da Marylin giocando su esplosioni di colori in contrasto, stampe sovrapposte e un massimalismo sartoriale che, dopo i dubbi della prima stagione, ha acceso dibattiti virali in rete. Il libro include schizzi originali, moodboard, immagini del dietro le quinte dall'atelier parigino della costumista, le note a margine scritte a mano da Fitoussi e la prefazione del creatore Darren Star, che attribuisce a Marylin il merito di aver creato "un linguaggio stilistico tutto suo", rapidamente migrato dagli schermi televisivi ai feed di TikTok e alle foto dei turisti in giro per Parigi: l'esempio più celebre è il basco rosso di Emily diventato onnipresente all'ombra della Tour Eiffel. La moda a base di fantasie e colori spinti al massimo è' infatti una co-star della serie, elemento imprescindibile di ogni puntata. A giudicare dai trailer della quinta stagione, Emily in Paris non deluderà neanche stavolta con look da passerella che scendono in strada a Roma e Parigi con stampe a bandana o di ispirazione siciliana, fantasie floreali e tanti pois in bianco e nero ispirati a dive italiane degli anni Cinquanta come Anna Magnani e Sophia Loren.
    Lo stile comincia quando sparisce la paura, spiega Fitoussi: "Puoi usare gli abiti come armatura. Puoi decidere che non te ne importa niente di quel che pensa la gente. Il messaggio dello show è la libertà: rompi le regole, inventa le tue".
    Il libro offre un dietro le quinte sul lavoro della costumista. Nella showroom dei costumi della serie, un'area di circa 500 metri quadrati, ci sono circa 15.000 capi dentro cui pescare l'outfit giusto in tempi estremamente ristretti: "Abbiamo solo sei settimane per preparare la serie. Si lavora senza sosta — 15, 17 ore al giorno - scorrendo 450 lookbook, mandando messaggi agli showroom, cercando capi vintage, realizzando pezzi su misura. La gente non si rende conto che, per un oufit, parliamo di 100 paia di scarpe".
   

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