Borse europee in verde con la lente
sempre sulle banche centrali e sui dati macro. In particolare si
guarda a domani alla Bce e alla Bank of England.
Nessuna sorpresa è prevista per Francoforte, che lascerà
invariato il costo del denaro, mentre Londra lo dovrebbe limare
dello 0,25%, così come ha già fatto la Fed. In agenda anche la
Boj con Tokyo che è pronta a rialzare i tassi d'interesse al
livello più alto in quasi trent'anni portandoli allo 0,75%.
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo Stoxx 600, sale
di oltre un quarto di punto con l'energia in evidenza. Ad
incidere il rialzo del petrolio dopo che è aumentata la
pressione degli Stati Uniti sul Venezuela. Con il blocco totale
delle petroliere, soggette a sanzioni, che entrano ed escono dal
Paese sudamericano il wti sale del 2% a 56,5 dollari e il brent
oltrepassa i 60 dollari al barile (+2,1%).
Il prezzo del gas consolida i 27 euro (+2,2%). Allunga anche
l'oro con il metallo prezioso che guadagna l'1% a 4.321 dollari
l'oncia così come l'argento che viaggia a 65,7 dollari (+4,3%).
Tra le singole Piazze, Milano segna un +0,5% con il Ftse Mib
che tiene i 44mila punti. Sempre in luce gli assicurativi con
Unipol (+2,6%) in testa. Francoforte registra un +0,3% mentre
l'ifo tedesco che misura il clima tra le imprese, peggiora a
87,6 punti a dicembre. Parigi è a +0,17%, Madrid a +0,22%.
Londra allunga a +1,28% con l'inflazione che a novembre è andata
meglio delle stime rallentando al 3,2%.
I titoli di Stato sono poco mossi. Lo spread tra Btp e Bund
sfiora i 70 punti base con il rendimento del decennale italiano
sempre sotto il 3,54%, non lontano dagli Oat francesi. Il dieci
anni tedesco è ad un passo dal 2,84 per cento.
Infine per i cambi, l'euro è debole sul dollaro. La moneta
unica passa di mano a 1,1714 sul biglietto verde.
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2 ore fa
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