I prezzi dei carburanti sono ai
minimi dal 2022 e dal 1 gennaio 2026, a quotazioni attuali,
l'allineamento delle accise potrà rendere il gasolio più caro
della benzina di 3 centesimi. Lo rende noto il presidente
dell'Unem, Gianni Murano, illustrando lo scenario nazionale nel
Preconsuntivo energia e mobilità 2025.
La domanda di energia italiana nel 2025 resta quasi
invariata, per un totale di 142,1 Mtep (-0,3%) mentre le
emissioni di CO2 calano del 13% rispetto al 2021. Il petrolio si
conferma la prima fonte di energia (peso 37%), seguito dal gas
(36,5%).
Nonostante gli investimenti sostenuti dal Pnrr (44 miliardi
di euro per le Fer-fonti di energia rinnovabile), le rinnovabili
sono in flessione (-0,9%) per la contrazione della produzione
idroelettrica (-20%).
I consumi petroliferi (-2,8%) scontano il crollo della
petrolchimica (-37%, -1 milione di tonnellate). Crescono i
prodotti per la mobilità, in particolare benzina (+3,8%) e jet
fuel (+2,2%). Soffre il bunker marina (-15%, 400.000 tonnellate
in meno) per effetto dei consumi ridotti e dei porti italiani
poco competitivi.
L'Africa è il continente principale per le importazioni di
petrolio (peso 42%, con 'new entry' Niger e Senegal), per un
totale di 14 paesi su 31 complessivi. Sono stati importati 90
tipi di greggio da 31 paesi, di cui 14 in Africa.
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2 giorni fa
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