"Nel giro di un giorno è cambiata molto la percezione della vita e della realtà. Sono entrato in dubbio anche sulla percezione di me stesso. Mi pento dei miei errori, ma una persona singola, che aveva degli audio privati e delle chat, ha pensato di usarli a scopo di lucro, diffamando e dimenticando che cosa andava a fare. Cercando di accrescere la sua popolarità e uccidendo una persona pubblicamente". Lo ha detto l'attore Raoul Bova nel suo intervento al panel di Atreju dedicato all'odio social.
"Hanno tentato di chiedermi dei soldi - ha aggiunto - in cambio di queste chat. Sono stati giorni di ricatto, di continue telefonate. Ma io non potevo cedere a questo ricatto. E non l'ho accettato". Dopo gli applausi della platea, Bova ha proseguito: "Quello che ho pagato sono stato io, e mi rende triste. Ho pagato con l'uccisione pubblica il fatto di aver deciso di non accettare un ricatto". "Io mi sono sentito solo", ha concluso.
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