È definitiva l'assoluzione per il vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per la vicenda Open Arms. Lo hanno deciso i giudici della quinta sezione della Cassazione che hanno rigettato il ricorso per saltum presentato dalla Procura di Palermo dopo l'assoluzione di primo grado.
Bongiorno 'il processo non doveva neanche iniziare' - "Il termine soddisfazione esprime quello che sento in questo momento. Si tratta di un processo che non doveva nemmeno iniziare e questa soluzione di carattere definitivo evidenzia quello che ho sostenuto in aula: era totalmente fuori dal mondo il ricorso della procura, ma cio che ci interessa è la correttezza dell'operato di Salvini". Lo afferma l'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Matteo Salvini, dopo la decisione della Cassazione. "Tutto questo è la conferma del fatto che è partito un processo che veramente non doveva nascere e ciò è stato confermato anche come dalle conclusioni della procura generale", conclude.
Fondatore della ong 'dai giudici una decisione politica' - "Non è una decisione tecnica, è un decisione politica. Neanche oggi si è fatta giustizia, ma si è costruita una impunità". Lo afferma Oscar Camps, fondatore Open Arms dopo la decisione della Cassazione. "Dire che non c'è reato quando un ministro blocca per giorni persone salvate in mare significa legittimare l'uso della sofferenza umana come strumento politico. Quello che è successo oggi è preoccupante per lo stato di diritto. Questo precedente non solo cancella il passato, ma autorizza anche il futuro. Autorizza altri governi a chiudere i porti, a trattenere le persone sulle navi. Noi continueremo in mare, loro continueranno nei palazzi: la Storia giudicherà chi sta dal lato giusto", aggiunge.
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