Nba Europe, il vice di Silver: "Non solo Milan e Roma, diversi soggetti interessati"

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Mark Tatum ha parlato a margine della conferenza del Commissioner, che ha indicato fine gennaio come possibile periodo di svolta del progetto

Simone Sandri

17 dicembre - 13:46 - LAS VEGAS (USA)

Anche a Las Vegas tiene banco il discorso Nba Europe. La Lega viaggia spedita verso un annuncio ufficiale che potrebbe anche arrivare in tempi brevi con il Commissioner Adam Silver che mantiene la sua solita diplomazia, facendo però capire che presto ci saranno novità importanti. "Non ci sono gruppi favoriti in questo momento - sottolinea durante la sua conferenza stampa Silver - stiamo parlando naturalmente con alcune grandi realtà cestistiche, con proprietà di club di calcio ma anche con altri soggetti. Vogliamo dire a qualunque potenziale investitore di contattare i nostri partner bancari, JP Morgan e Raine. Penso che verso fine gennaio potremmo iniziare ad avere conversazioni più approfondite con i gruppi interessati a investire in Nba Europe". Entra quindi in scena anche JP Morgan il gruppo, e forse non è un caso, che aveva provato a partorire il mai decollato e subito rimesso in un cassetto, progetto Superlega.

le parole di tatum

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Se Silver in conferenza stampa preferisce non entrare nei dettagli, il suo vice Mark Tatum, che è il personaggio di riferimento della Nba per il suo progetto di lega europea, in esclusiva alla Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione, provando anche a chiarire le sue frasi di metà novembre durante la SBJ Dealmaker conference di New York. Tatum, infatti, aveva menzionato le proprietà di Milan e Roma come le più probabili candidate ad assumere la guida delle due franchigie italiane di Nba Europe. "La situazione è quella descritta da Adam Silver - dice Mark Tatum - avevo solamente fatto un esempio menzionando il Milan e la Roma, ma stiamo parlando anche con diversi soggetti interessati a quei due mercati. In questo momento non posso dire che ci siano dei favoriti"

Quindi resta in corsa anche l’Olimpia Milano?

"Sì, certo, ripeto quando ho parlato del Milan volevo solo fare un esempio. Ne ho discusso di recente anche con Ettore Messina, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Stiamo dialogando con diversi gruppi" 

Quanto sarà importante per le franchigie italiane avere un’arena che si addica agli standard Nba?

"È qualcosa che reputiamo fondamentale però per il futuro visto che sappiamo bene che in Europa le strutture di alto livello sono poche. Ma la potenzialità di costruire un’arena adatta al basket Nba è sicuramente anche un incentivo per i potenziali investitori". 

Quindi l’idea di fondo per le eventuali franchigie in Italia potrebbe essere quella di giocare nei palazzetti esistenti all’inizio per poi trasferirsi in nuove arene in seguito? 

"Sì, il piano è questo. Sappiamo che ci vorrà del tempo e per i primi anni ci adatteremo alla situazione esistente. Ma di certo in futuro abbiamo bisogno di giocare in strutture adeguate".

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