Istat: raddoppia in un anno l'uso dell'IA, coinvolte metà grandi imprese

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E' raddoppiato, in un anno, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale da parte delle imprese italiane e oggi questo coinvolge oltre la metà delle grandi aziende. E' quanto emerge dall'analisi Istat su imprese e Ict 2025 secondo cui tuttavia nel complesso, la diffusione dell'IA presenta ancora ampi spazi per una ulteriore crescita: l'83,6% delle imprese non adotta alcuna tecnologia di IA, segnalando un livello di penetrazione ancora molto contenuto Nell'anno in corso, il 16,4% delle imprese con almeno 10 addetti utilizza almeno una tecnologia di intelligenza artificiale segnando un significativo incremento rispetto all'8,2% del 2024 e al 5% del 2023. Le imprese di maggiori dimensioni registrano una crescita più marcata in termini assoluti dal 32,5% del 2024 al 53,1%, ampliando il divario rispetto alle Pmi, il cui utilizzo comunque raddoppia, passando dal 7,7% al 15,7%. Le imprese del Nord-ovest registrano una crescita più accentuata, passando dall'8,9% del 2024 al 19,3%.

La quota di Pmi con un un livello base di digitalizzazione (che usa cioè 4 almeno attività digitali su 12) è pari al 79,5%, mentre il 37,3% ha livelli alti (almeno 7 attività su 12). Analizzando le tecnologie IA utilizzate per settore di attività economica si evidenziano, con quote particolarmente elevate, il 53% delle imprese attive nell'informatica ed altri servizi d'informazione (dal 36,7% nel 2024 e 23,6% nel 2023), il 49,5% delle attività di produzione cinematografica, video e programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore e il 37,3% delle tlc. A frenare l'adozione dell'IA è soprattutto la mancanza di competenze adeguate: questo accade infatti in quasi il 60% delle aziende che hanno valutato ma poi non realizzato investimenti in questo campo. E il 47,3% delle imprese ha valutato ma poi non realizzato investimenti in IA per mancanza di chiarezza sulle conseguenze legali.

L'analisi dei dati e l'utilizzo di IA sono più frequenti tra le imprese del settore energetico (rispettivamente 53,6% e 33,2%), dei servizi di informazione (52,7% e 51,3%) e di quelli delle professioni tecniche (46,2% e 35,7%). Mentre altri indicatori, più funzionali a misurare relazioni di mercato, come l'utilizzo dei social media (59,0% delle imprese 10+) e le vendite online (14,7%) sono diffusi maggiormente tra i settori del commercio (rispettivamente 72,8% e 19,1%) e dell'alloggio e ristorazione (82,3% e 34,6%). In particolare, per quello che riguarda le vendite online, in generale il 20,1% delle imprese con almeno 10 addetti ha effettuato vendite online (contro il 20,4% nel 2024) generando il 15,7% del fatturato totale (16,9% nel 2024 e 17,7% nel 2023). 
   

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