Se non ci saranno ulteriori modifiche, la tassa dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio su tutte le spedizioni, anche quelle dall'Italia
11 dicembre - 17:34 - MILANO
Un emendamento alla Legge di Bilancio 2026 attualmente in discussione in Parlamento, ha introdotto una tassa di 2€ per ogni pacco spedito con un valore dichiarato non superiore ai 150€.
una tassa sui pacchi spediti
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A differenza di quanto era stato annunciato in precedenza, se introdotta, la tassa colpirà tutte le tipologie di piccoli pacchi e non solo quelli provenienti dai paesi extra europei. Infatti, inizialmente l'obiettivo era colpire le spedizioni di piattaforme di e-commerce come Shein o Temu che effettuano piccole spedizioni da paesi extra-UE in Italia. Ma, come riporta il Sole 24 Ore, l'ipotesi di colpire soltanto i paesi non europei, sarebbe stato paragonabile all'introduzione di un dazio, un aspetto che può essere regolamentato soltanto dall'Unione europea e non dai singoli stati. Per questo, tramite un emendamento presentato alla manovra di bilancio del 2026, la tassa di 2€ è stata estesa a tutte le spedizioni, provenienti anche dall'Italia, finendo per colpire gli acquisti effettuati su Amazon, Ebay e su tutti i negozi online.
l'esplosione dei piccoli pacchi
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Tradizionalmente, le merci importate con valore inferiore ai 150€ godevano di un regime di esenzione dai dazi doganali all’interno dell’UE. Vista l'esplosione degli acquisti online dai paesi extra-UE, al punto che nel 2024 all'interno dell'Europa, secondo alcune stime, sarebbero arrivati circa 4.6 miliardi di pacchi da paesi terzi, di cui il 91% proveniente dalla Cina, i paesi dell'Unione europea avevano già deciso di intervenire. Lo scorso novembre all'Ecofin i ministri dell'Economia e delle Finanze dell'UE, hanno approvato l’eliminazione dell'esenzione doganale prevista per i piccoli pacchi, anticipando l’entrata in vigore della riforma attesa nel 2028. L'Ecofin aveva stabilito l’introduzione di un contributo forfettario di circa 2 euro per ogni pacco importato da paesi extra-UE con valore inferiore a 150€.
chi paga?
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La proposta italiana andrebbe, quindi, ad allargare la platea dei pacchi colpita dalla tassa sulle spedizioni. Queste misure rischiano di avere un impatto sui consumatori considerando che i venditori, per compensare la spesa della nuova tassa sulle spedizioni, dovrebbero aumentare il prezzo dei singoli prodotti.
La Gazzetta dello Sport
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