Il private banking italiano cresce più del previsto, alzate le stime

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Il Private Banking italiano cresce più del previsto. Nel terzo trimestre dell'anno le masse in gestione raggiungono 1.371 miliardi di euro (+4% rispetto a giugno). È il miglior risultato trimestrale del 2025. Le stime Prometeia sono state riviste al rialzo: gli asset del Private Banking sono ora attesi a 1.398 miliardi entro la fine dell'anno (+11,2% sul 2024), con una quota di mercato sui canali distributivi stimata al 36%. Nel dettaglio la raccolta netta mantiene un contributo stabile, pari a 14 miliardi (+1,1%), mentre l'effetto mercato rafforza la crescita trimestrale con un apporto di 29 miliardi (+2,2%). I cambi di perimetro contribuiscono all'aumento degli AuM con 9 miliardi di euro (+0,7%), senza variazioni straordinarie.
    Anche la raccolta netta per comparto mostra risultati positivi in tutte le componenti: i fondi registrano il miglior apporto con 4,2 miliardi, in linea con i trimestri precedenti; il comparto amministrato raccoglie 3,6 miliardi, dato più contenuto rispetto ai trimestri precedenti. Positive anche le gestioni patrimoniali e i prodotti assicurativi. L'asset mix conferma una struttura equilibrata del portafoglio: i fondi rappresentano il 23%, la liquidità il 12,6%, le gestioni patrimoniali il 12,1%, mentre la componente assicurativa supera il 19% tra Ramo I, Ramo III e multi-ramo. "La crescita registrata, sostenuta da mercati in miglioramento e da flussi netti costanti, dimostra la resilienza del settore e la sua capacità di offrire consulenza professionale e soluzioni ad alto valore aggiunto anche in uno scenario globale complesso", evidenzia il presidente dell'Aipb, Andrea Ragaini.
   

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