Google tende la mano sui contenuti IA, rafforza link a fonti originali nella ricerca

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Google tende la mano a pochi giorni dall'apertura dell'indagine antitrust dell'Ue sulle funzioni di Intelligenza artificiale in relazione ai contenuti editoriali. Il colosso tecnologico ha annunciato l'espansione di una serie di funzioni che consentono agli utenti di connettersi ai link di fonti ufficiali e accordi commerciali con aluni editori.
    "Il web e la tecnologia si stanno evolvendo, le persone desiderano informazioni più rapidamente, più contesto e cercano connessioni autentiche con creatori e fonti di cui si fidano", spiega la società. Tra le funzioni destinate ai lettori al momento di lingua inglese c'è 'preferred sources', fonti preferite, che consente di "visualizzare di più da canali e siti preferiti aiutandoli a rafforzare il loro pubblico". Un'altra funzione consente un accesso semplificato agli abbonamenti delle notizie "rendendo più facile individuare i contenuti provenienti da fonti di cui ti fidi": verrà introdotta prima nell'app Gemini, poi nelle funzioni AI Overviews e AI Mode quelle sotto la lente dell'Ue. Riguardo quest'ultima, Google sta anche aggiungendo spiegazioni sul perchè è utile visitare un link.
    Infine, la società sta sperimentando un nuovo programma di partnership commerciale con una serie di editori in tutto il mondo tra cui Der Spiegel, El País, Folha de S. Paulo, Infobae, Kompas, The Guardian, The Times of India, The Washington Examiner e The Washington Post "per esplorare come l'intelligenza artificiale possa contribuire a coinvolgere maggiormente il pubblico". Testerà panoramiche di articoli basate sull'IA "per offrire agli utenti un contesto più ampio prima di cliccare" e produrrà briefing audio per chi preferisce ascoltare. L'IA di Gemini, infine, si avvantaggerà di notizie in tempo reale tramite collaborazioni con The Associated Press, Estadão, Antara e Yonhap.
    "Con l'evoluzione del modo in cui le persone fruiscono le informazioni continueremo a migliorare i nostri prodotti per le persone di tutto il mondo e a interagire con i feedback degli stakeholder dell'intero ecosistema", conclude Google.  
   

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